«When you remember something, you remember the memory. You remember the last time you remembered it, not the source, so it’s always getting fuzzier, like a photocopy of a photocopy.»
«Quando ricordi qualcosa, ricordi il ricordo. Ricordi l’ultima volta che l’hai ricordato, non la fonte, quindi diventa sempre più sfocato, come la fotocopia di una fotocopia.»
Basato su un’acclamata omonima opera teatrale, presentato in anteprima mondiale al Sundance Film Festival e premiato con il prestigioso Sloan Feature Film Prize riservato alle pellicole incentrate sul tema della scienza o della tecnologia, Marjorie Prime presenta un mondo in cui una persona amata deceduta può essere ricreata con un ologramma, basandosi sui ricordi di chi le è sopravvissuto.
Marjorie (Lois Smith) riesce a ritrovare il marito recentemente deceduto grazie ad una sua versione più giovane (Jon Hamm), riprodotta in Realtà Virtuale. Il tutto mentre la figlia Tess (Geena Davis) e il genero Jon (Tim Robbins) si trovano a vivere la nuova situazione attraverso sentimenti contrastanti.
Cinema da camera capace di evocare emozioni e suggestioni profonde, una storia che esplora i temi della memoria, dell’amore e della perdita nell’era dell’intelligenza artificiale.
“Dalla perdita di memoria, è ancora più toccante passare alla perdita delle persone care, e all’immensa difficoltà di lasciare andare qualcuno che hai amato per tutta la vita. Proprio per questo esistono i prime, esseri digitali fatti di pixel destinati a ricordare per sempre. Da una parte c’è il futuro perfetto, statuario e ideale, e dall’altro il passato imperfetto e morente. Per quanti ologrammi possano esistere, il senso di solitudine è struggente e intenso, ed è proprio per questo che il film ha un’intensità emotiva che pochi, pochissimi film.”
Michael Almereyda porta sul grande schermo il meraviglioso futuro dei ricordi, www.mobyflick.it, gennaio 2018.
“In una pellicola dal ritmo volutamente dilatato, a tratti perfino assente – come in un ipnotico e liquido mantra sempiterno – e caratterizzata da un progressivo processo di “scarnificazione” della messinscena – […] non si può prescindere dalle performance degli attori e dalla loro aderenza emotiva ai personaggi interpretati. Da questo punto di vista, Almereyda si conferma regista con un approccio privilegiato e dialogico con il cast e capace di guidarlo, attraverso pochi suggerimenti in fase di script, ad una perfetta comprensione del personaggio.”
TS+FF 2017 – Marjorie Prime, di Michael Almereyda, www.sentieriselvaggi.it, novembre 2017.
Sceneggiatura: Michael Almereyda
Fotografia: Sean Price Williams
Montaggio: Kathryn J. Schubert
Musica: Mica Levi
Interpreti: Jon Hamm, Geena Davis, Lois Smith, Tim Robbins
Produttori: Michael Almereyda, Uri Singer
Produzione: Passage Pictures
Distribuzione internazionale: Fortitude International
In apertura: ANOMALY