Un inno al pacifismo e alla fratellanza, una space opera che mescola sapientemente commedia e tragedia, reinterpretando l’esistenziale quesito: potrà l’amore salvarci?
Andriy Melnyk è un camionista spaziale che trasporta scorie nucleari a bordo di una fatiscente astronave cargo. Con lui c’è solo Maxim, un simpaticamente irritante robot, il cui unico scopo è garantire la sopravvivenza – e la salute mentale – di Andriy. Durante il lungo viaggio di ritorno a casa, una catastrofe nucleare fa esplodere la Terra: Andriy scopre così di essere l’ultimo essere umano sopravvissuto, alla deriva nello spazio. La sua noiosa routine verso l’inevitabile fine viene scossa da un barlume di speranza quando riesce a captare un debole segnale proveniente da una stazione vicino a Saturno… Andriy potrebbe non essere il solo essere umano nell’universo.
Fantascienza esistenziale, romanticismo e commedia per la pellicola che all’ultimo Trieste Science+Fiction Festival ha vinto il premio della giuria come miglior opera prima, il premio del pubblico e quello assegnato dall’Istituto Nazionale di Astrofisica.
In apertura lo sconvolgente corto distopico CONCRETE (USA, 2024)!